Mensa self-service: tutto quello che volevi sapere

L’innovazione è uno dei driver di crescita per le aziende, che possono puntare su questo aspetto anche per migliorare il grado di soddisfazione dei propri dipendenti, offrendo servizi che migliorino il wellbeing aziendale. Un esempio? La mensa self-service: un nuovo modo di proporre un pranzo sano e veloce all’interno dell’ambiente lavorativo per consentire ai lavoratori di godere a pieno del tempo a disposizione per la pausa pranzo e di variare la propria alimentazione, seguendo anche diete specifiche.

Le caratteristiche della mensa self-service 

Scegliere la mensa “self service” vuol dire rivoluzionare la pausa pranzo e renderla smart, flessibile, personalizzata. Ecco perché.  

La mensa “fai da te”, a differenza del classico servizio di mensa aziendale, che prevede l’installazione di una cucina, permette di somministrare piatti pronti anche senza avere a disposizione una cucina interna. La mensa self-service si costruisce su misura dell’azienda, dello spazio a disposizione e del numero di lavoratori: può prevedere la cucina, come nella concezione tradizionale del servizio, ma la somministrazione dei piatti può avvenire anche senza un’area cottura. Tutto questo è possibile sfruttando tecnologie innovative come l’ATP, una metodologia di confezionamento che prolunga la shelf-life degli alimenti, lasciando intatto il loro sapore e le proprietà nutrizionali.   

Grazie all’ATP, la mensa self-service de iColti in Tavola – a differenza di un servizio tradizionale che propone un menu fisso tutti i giorni con, solitamente, un numero limitato di portate tra antipasti, primi, secondi e contorni – mette a disposizione una quantità superiore di ricette, perché i piatti sono confezionati già pronti e sono in grado di conservarsi intatti per più giorni.   

Il format Il Market è un esempio di mensa self-service in azienda: è in grado di offrire oltre 200 ricette diverse nell’arco di un anno, che variano in base alla stagionalità delle materie prime, oltre a piatti freschi, come insalatone e macedonie o il poké, in relazione al format di somministrazione prescelto. Ogni lavoratore può selezionare i piatti che più preferisce, seguendo i suoi gusti, un particolare regime alimentare e rispettando eventuali intolleranze.  

Un’altra caratteristica della mensa-smart è à la possibilità di scegliere liberamente quando e dove mangiare, senza alcun vincolo di orario. Mette a disposizione dell’azienda e, di conseguenza, dei dipendenti, tutto l’occorrente per pranzare, o cenare in caso di turni serali o notturni, ma anche per il take away: posate, tovaglioli, tavoli, sedie, forno microonde per rigenerare i piatti, ecc.  

I tempi di attesa si riducono, soprattutto se paragonati a quelli che un lavoratore deve affrontare in tavole calde, ristoranti, osterie. 

La mensa self-service, inoltre, consente diverse modalità di pagamento: digitali, ticket o contanti.

Perché scegliere una mensa self-service 

La mensa “fai da te” offre a tutte le aziende, di qualsiasi dimensione, l’opportunità di offrire un benefit che sta diventando sempre più importante per i lavoratori, superando eventuali limiti di spazio e di gestione. Qualunque sia la dimensione dell’impresa, il format Il Market de iColti in tavola, ad esempio, è in grado di offrire un allestimento su misura dell’area disponibile, con e senza cucina. Inoltre, garantisce un servizio completo a costi contenuti, con il vantaggio di avere un solo interlocutore e di non dover pensare a nulla: né all’acquisto degli ingredienti, né alla gestione della cucina né dei rifiuti.  

La mensa self-service in azienda è la nuova frontiera per tutte quelle realtà che hanno a cuore il benessere dei propri dipendenti, perché consente ai dipendenti di poter contare ogni giorno su un pasto buono, fresco ed equilibrato e su un’ampia varietà di ricette, di risparmiare tempo (sia nella preparazione dei piatti a casa sia nell’attesa del servizio in caso di pranzo fuori) e di sfruttare così al meglio il tempo a disposizione.