I ticket mensa sono sempre meno accettati: le soluzioni per le aziende

Risalgono al 2017 le prime proteste di alcuni lavoratori per la mancata accettazione dei ticket mensa da parte di diverse attività ristorative, che li rifiutavano del tutto oppure li accettavano solo per il 50% dell’importo speso. Le problematiche sono proseguite anche nel corso degli anni successivi, tanto che il 15 giugno 2022 le principali associazioni di categoria e del commercio si sono accordate per una giornata di sciopero, decidendo di non accettare buoni pasto in bar, ristoranti, alimentari, supermercati e ipermercati, a causa delle commissioni non eque per i buoni pasto, pari a circa il 20% del valore nominale di ogni buono. E al momento, la situazione non è stata ancora del tutto risolta.

Cosa succederà in futuro, è difficile prevederlo. Nel frattempo, le aziende che vogliono continuare a garantire ai propri dipendenti il benefit del pranzo possono optare per una soluzione alternativa: iColti in Tavola, un servizio di ristorazione collettiva innovativo, che offre soluzioni adeguate per ogni realtà, di qualsiasi settore e dimensione, dalle piccole imprese che contano fino a 30 lavoratori a quelle con più di 100 dipendenti, senza dover installare una cucina professionale.

iColti in Tavola, l’alternativa ai ticket mensa

iColti in Tavola sono un’invenzione di Elior, azienda protagonista del mondo della ristorazione collettiva da oltre trent’anni. Si tratta di quattro soluzioni di ristorazione (Food360, Urban360, Flexy Food, Il Market) che garantiscono piatti sani ed equilibrati declinati in sei diversi menu, che vanno incontro alle diverse esigenze culinarie dei dipendenti: da chi ama i piatti della tradizione a chi segue una dieta bilanciata, da chi preferisce ricette vegane e vegetariani e cotture più leggere, fino a chi soffre di intolleranze, come quella al glutine. Tutto per un totale di circa 240 ricette che ruotano durante l’anno in base alla stagionalità delle materie prime.

Quello de iColti in Tavola è un modello di ristorazione 2.0: consentono di offrire ogni giorno piatti pronti (primi, secondi, contorni, insalatone ecc.) pur senza avere una cucina in azienda. Sono sufficienti gli smart locker o delle vetrine refrigerate e un mobile attrezzato con posate e microonde per rigenerare i piatti e consentire ai dipendenti di pranzare o cenare comodamente in azienda. iColti in Tavola, poi, sfruttano le potenzialità della tecnologia: dall’app per effettuare gli ordini online alla tecnologia RFID per l’autenticazione e il ritiro del vassoio, alla tecnologia di confezionamento ATP (la conservazione dei piatti in atmosfera modificata) per garantire un pasto sempre fresco.

4 soluzioni per garantire il pasto ai dipendenti

iColti in Tavola sono una proposta davvero versatile, grazie alle quattro diverse soluzioni disponibili, studiate per andare incontro alle varie esigenze delle aziende: dal ristorante al delivery aziendale, tutte realizzabili in pochi metri quadri. Scopriamole insieme nel dettaglio.

Food360

Food360 è un “ristorante smart”, perché l’erogazione del servizio non ha limiti di orario. Grazie all’installazione degli smart locker, i dipendenti possono contare su un pasto pronto a qualsiasi ora, appena terminata una riunione e anche durante i turni pomeridiani o notturni.

I piatti sono prenotabili online tramite l’app JoyFood, fino a 15 giorni prima, consentendo ai lavoratori di seguire senza difficoltà anche particolari piani alimentari.

Oltre alla disponibilità h24, alla prenotazione via smartphone, alla possibilità di consultare le caratteristiche nutrizionali dei vari alimenti e ricette, Food360, poi, accetta tutti i tipi di ticket mensa.

Urban 360

Urban360 può definire un ristorante no stop, disponibile h24. Come Food360, prevede l’installazione degli smart locker per poter realizzare, in appena due metri quadri, un vero e proprio angolo di ristorazione. L’offerta è ugualmente variegata (alterna nel corso dell’anno le circa 240 ricette dei sei menu de iColti in Tavola) e sono inclusi anche snack dolci e salati.
Urban360 dà la possibilità di mangiare in azienda o di sfruttare il take away e mangiare altrove, al parco o a casa, riducendo i tempi di attesa a cui va incontro il lavoratore solitamente quando si reca al bar o al ristorante per utilizzare i ticket in pausa pranzo.

L’azienda con Urban360 ha il vantaggio di poter realizzare il servizio in spazi anche molto ridotti; inoltre, le misure sono adattabili e si possono realizzare delle soluzioni personalizzate.

Flexy Food

Flexy Food è la soluzione per chi desidera il food delivery in ufficio e un’ampia varietà di ricette. Il menu varia ogni tre giorni alternando i piatti pronti dei sei menu de iColti in Tavola. Le prenotazioni avvengono tramite l’app e consentono di ordinare fino a due settimane prima ed entro le 14.00 del giorno precedente.

Quando l’ordine è stato effettuato e i piatti arrivano in azienda, ognuno può ritirare il proprio pasto nel frigo posizionato nel food corner, dove sono disponibili anche il cesto del pane e della frutta, i condimenti, le spezie, il kit personale di posate in acciaio inox o biodegradabili. Con FlexyFood ogni dipendente può fare il suo ordine singolarmente tramite l’app JoyFood oppure un referente del team può ordinare per tutto il gruppo di lavoro, per l’intera settimana o giorno per giorno.

Il format garantisce un importante vantaggio: nessun tempo di attesa come per i tradizionali delivery, acquisti facilitati e sistemi di pagamento flessibili: digitali, con ticket o contanti.

Il Market

Il Market propone ben tre diverse declinazioni del format, tutte dotate di sistemi di pagamento flessibili: digitali, ticket o contanti.

• Easy: vetrina con i piatti pronti de iColti in Tavola, casse intelligenti, mobile attrezzato con microonde e posateria biodegradabile (o in acciaio se in azienda è presente una zona lavaggio).
  
  
• Made in Qui: all’area market affianca un’area cucina, con attrezzatura professionale e per questo richiede uno spazio maggiore (13-15 mq) per l’installazione. Il menu è ancora più vario. Oltre alle ricette dei sei menu, include i “Made in Qui”, piatti freddi, come poke bowl, macedonie e insalatone preparate quotidianamente con frutta e verdura di stagione.

• Food Show: unisce l’area market alla cucina e prevede anche un’area finishing. È una soluzione pensata per consentire ai dipendenti di assistere alla preparazione dei piatti e gustarli sul momento. Per realizzare il Market Food Show sono necessari almeno 30-35 mq. Per la sua natura, il format si può realizzare in aziende che contano dai 250 ai 300 dipendenti.